Tre grandi mentori nella storia del cinema

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Ti sei mai trovato a vedere un film e rimanere profondamente colpito dalle parole di uno dei personaggi?

L’ispirazione non sempre arriva da persone della vita reale. 

Spesso ci troviamo ispirati da personaggi che vivono nei regni dei libri che leggiamo, nei film che guardiamo, nei giochi a cui giochiamo.

Esistono sicuramente nella storia del cinema innumerevoli personaggi che hanno la capacità di catturare la nostra attenzione, colpire le nostre corde scoperte e farci riflettere.

È così che sono saltate fuori diverse classifiche di quelli che potrebbero essere i migliori mentori nella storia del cinema.

Anch’io ho i miei preferiti…eccoli qui!

Maestro Miyagi e The Karate Kid

Maestro Miyagi è l’insegnante di karate più famoso della storia del cinema.

Miyagi, prima di incontrare Daniel, era un uomo con il vizio del bere che passava il tempo a occuparsi della sua macchina, dei suoi bonsai e ad acchiappare mosche con gli utensili da cucina.

La sua vita non è stata semplice, sua moglie muore durante il parto in un campo di concentramento e lui ne esce a pezzi.

Daniel, invece, è un ragazzo vittima di bullismo che odia vivere a Reseda.

La chiave di questo rapporto mentore-allievo è il bisogno che hanno l’uno dell’altro per crescere.

Miyagi nel trasmettere a Daniel i suoi insegnamenti di vita oltre che di arti marziali ritrova una ragione per vivere e rialzarsi, mentre Daniel ha bisogno di una guida che gli insegni a difendersi ma anche a vivere saggiamente.

Gli insegnamenti del maestro Miyagi vanno infatti ben oltre al karate e spesso sono racchiusi in semplici frasi.

Ne ricordiamo alcune delle più famose:

Dai la cera, togli la cera.

Frase celebre che fa comprendere quanto sia importante la ripetizione e la perseveranza per raggiungere nuove abilità e nuovi obiettivi.

Quando imparerò a combattere?

Prima impara a non cadere.

E’ fondamentale capire il valore dell’equilibrio che ci impedisce di agire in maniera avventata e prendere decisioni impulsive che vanno oltre le nostre abilità attuali.

Quando avremo capito come non cadere di fronte alle perturbazioni dell’anima allora saremo pronti per combattere.

Se tu cammini a destra va bene, se tu cammini a sinistra va bene.

Ma se cammini in mezzo alla strada, chack! Schiacciato come grappolo d’uva.

Karate è uguale: se tu impari karate va bene, se non impari karate va bene. Se tu impari karate così così, chack! schiacciato come grappolo d’uva.

Con la metafora del grappolo d’uva il Maestro spiega a Danielsan che se vuole combattere davvero deve impegnarsi, così come per ogni altro obiettivo che si vuole raggiungere nella vita servono impegno e fatica.

Se si fanno le cose a metà si è destinati a fallire.

John Keating in L’attimo fuggente

Il professor John Keating è l’indimenticabile professore di lettere dell’Attimo fuggente,
che arriva in una scuola di preparazione d’élite chiamata Welton Academy e alla prima lezione dice ai ragazzi di strappare le pagine del libro di testo, perché non è su quelle pagine teoriche che s’impara a leggere la poesia.

Il professor Keating insegna ai suoi studenti a spingersi oltre i limiti, li incoraggia a seguire i loro sogni e cogliere l’attimo, gli dice di non fermarsi alle poche e solite certezze, ma di imparare a vedere il mondo da più angolazioni.

Ecco uno degli spezzoni più significativi del film:

Cogli l’attimo, cogli la rosa quand’è il momento, perché, strano a dirsi, ognuno di noi un giorno smetterà di respirare, diventerà freddo e morirà.

Avvicinatevi tutti, e guardate questi visi del passato: li avrete visti mille volte, ma non credo che li abbiate mai guardati.

Non sono molto diversi da voi, vero?

Stesso taglio di capelli… pieni di ormoni come voi… e invincibili, come vi sentite voi…

Il mondo è la loro ostrica, pensano di esser destinati a grandi cose come molti di voi.

I loro occhi sono pieni di speranza: proprio come i vostri.

Avranno atteso finché non è stato troppo tardi per realizzare almeno un briciolo del loro potenziale?

Perché vedete, questi ragazzi ora sono concime per i fiori.

Ma se ascoltate con attenzione sentirete bisbigliare il loro monito.

Coraggio, accostatevi!

Ascoltate! Sentite? “Carpe diem”, “Cogliete l’attimo, ragazzi”, “Rendete straordinaria la vostra vita”!

Non servono molte spiegazioni per cogliere il significato di questa citazione.

Al suo interno c’è tutto: l’inesorabilità dello scorrere del tempo, l’importanza del seguire le proprie passioni e inclinazioni, il coraggio che serve per decidere di uscire dalla propria zona di comfort e l’invito ad uscire dagli schemi preconfezionati.

Yoda in Star Wars

Tutto l’universo di Guerre Stellari si regge sui mentori, è il funzionamento dell’ordine Jedi, ogni personaggio ha un maestro che a sua volta ne ha avuto uno in passato.

E i personaggi crescono e si evolvono all’interno della relazione con il loro maestro, che funge da guida nel padroneggiamento delle proprie capacità fisiche ma soprattutto mentali e valoriali.

Il maestro Yoda è forse la figura di “mentore” più famosa dei film di fantascienza.

Un piccolo essere verde dalle orecchie a punta che parla in modo confuso.

Ecco come appare a chi lo vede per la prima volta uno dei più saggi maestri della storia di Hollywood.

Gli insegnamenti che il grande maestro Yoda ci ha lasciato sono innumerevoli, ma uno dei più importanti lo troviamo nella memorabile sequenza in cui il Maestro Yoda sta insegnando al giovane Skywalker ad usare la Forza.

Fino a quel momento, Luke era riuscito ad utilizzare con successo la Forza per muovere delle piccole pietre, ma il Maestro Yoda decide di dargli un obiettivo ambizioso: recuperare la navetta spaziale affondata nella palude. 

L’impresa sembra impossibile ma il Maestro Yoda spiega al suo giovane allievo che la differenza sta solo nella sua mente e che se si vuole davvero qualcosa l’importante è impegnarsi a pieno per ottenerla:

Fare o non fare. Non c’è provare.

Come detto sopra questo è solo uno dei passaggi più famosi ma il maestro yoda segue i suoi allievi cercando di trasmettergli la propria saggezza, accompagnandoli nelle loro battaglie reali e interiori, insegnandogli a non lasciarsi trascinare dagli stati emotivi negativi, dalla paura e dall’odio e a sviluppare il loro potenziale attraverso l’impegno e la perseveranza.

Adesso tocca a te!

Quali sono i tuoi mentori del cinema?

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Che la pace sia con te!

E Buon Lunedi del Mentore!!!!