Mental Coaching Sportivo: quando Martina Batini, atleta olimpionica, ha conosciuto il Metodo Marziale, coaching per l’eccellenza

Copia di Senza titolo

Oggi sono molto felice!
Martina Batini, campionessa mondiale di fioretto e atleta agonista della nazionale italiana, consigliata dalla sua fisioterapista di fiducia Chiara Barile, ha scelto il percorso formativo e di coaching dell'AWTKA e della Mentoring Resources per arrivare vincente al suo prossimo obiettivo, le Olimpiadi di Tokyo del 2020.
Sono certo che ce la faremo, ma naturalmente dobbiamo iniziare già da ora a fare tutti il tifo per lei!

Dal mio profilo Facebook - Febbraio 2017

Sono passati 4 anni da quando ho scritto questo post su Facebook e sono orgoglioso nel poter constatare che Martina non ha mai mollato; è diventata mamma del piccolo Leonardo ed ha continuato ad allenarsi nella scherma con costanza e determinazione.

Questo le ha permesso alle 3:25 di stanotte di realizzare il sogno che mi aveva dichiarato: quello di poter rappresentare l’Italia alle Olimpiadi di Tokio 2021 salendo sulla pedana contro l’ungherese Fanni Kreiss.

Il suo sogno olimpico è arrivato a coronamento di una carriera che l’ha già vista vincitrice a livello mondiale di tre ori, un argento in squadra e un argento individuale e altrettante medaglie a livello europeo.

Quando nel 2017 abbiamo cominciato il nostro percorso di mental coaching Martina aveva già chiaro in mente che tutti gli elementi su cui doveva lavorare poteva trovarli nel Metodo Marziale, il sistema di Coaching per l’eccellenza da me personalmente forgiato dopo oltre vent’anni di esperienza sul campo.

Fiducia in se stessi, disciplina e concentrazione sono gli elementi imprescindibili che devono essere sviluppati per avere successo in ogni competizione così come:

  • Austostima

  • Focus

  • Introspezione

  • Gestione dell’ansia prima della prestazione

  • Preparazione e routine

  • Capacità di riprendersi da un infortunio

  • Forza mentale

  • Leadership

Martina Batini pronta per le Olimpiadi di Tokio

Un atleta del calibro di Martina ha capito subito che per arrivare alla meta non sarebbe bastata solo una preparazione atletica ad hoc, ma una combinazione di allenamento fisico e mentale.

Ciò che separa una prestazione buona da una eccellente sta proprio nell’acquisizione del mindset vincente da mettere in pratica durante gli allenamenti, nella vita di tutti i giorni e soprattutto in gara quando la pressione diventa fortissima e la mente conscia proietta all’atleta un sacco di pensieri che rischiano di defocalizzarlo.

Il Mental Coaching diventa quindi fondamentale nella gestione della pressione ed ogni atleta professionista dovrebbe avere gli strumenti per saper affrontare quei momenti di stress che rischiano di paralizzarlo.

Saper rimanere concentrati nel “qui e ora” attraverso una corretta respirazione unita ad alcune tecniche di mindfullnes e visualizzazione, aiutano l’atleta a trovare quello stato di “FLOW” ed a rimanerci dentro lasciandosi guidare dalla mente inconscia dove risiedono i comandi per poter ottenere la migliore prestazione.

Il ruolo del Mental Coach Sportivo a mio parere deve essere proprio quello di lavorare insieme all’allenatore per preparare l’atleta sotto questo aspetto.

Avere a propria disposizione questi strumenti consente infatti all’atleta di ottenere quella FIDUCIA nelle proprie capacità rendendolo così in grado di annullare quella vocina che si fa sempre più sentire nei momenti importanti della carriera rischiando di paralizzarlo dalla paura nonostante la propria preparazione fisica.

Se l’atleta o lo sportivo professionista non ha lavorato bene su se stesso, al primo impedimento o pensiero negativo si troverà purtroppo disorientato e soprattutto defocalizzato.

Alcune volte potrebbe bastare un articolo provocatorio di un giornalista od un commento offensivo di un tifoso per mettergli quel “tarlo nella mente” che inizierà a crescere come l’erba gramigna, rischiando di bloccarlo psicologicamente e annullando così il duro lavoro fatto in anni di preparazione.

Uno degli aspetti fondamentali del mio “Metodo Marziale, Coaching per l’eccellenza“, è acquisire proprio quella capacità di concentrazione che in una frazione di secondo consente alla mente di ottenere quella lucidità nello scegliere la migliore opzione tra tutte quelle disponibili senza che nel mezzo si frappongano ostacoli dovuti a pensieri o distrazioni di alcun tipo.

Raccomando sempre agli atleti e agli allievi delle mie Accademie Arti Marziali così come agli sportivi professionisti che seguo personalmente di essere totalmente PRESENTI.

In generale devi infatti sapere che il 60% dei nostri pensieri è rivolto al futuro e il 30% al passato.

Ciò significa che solo il 10% del nostro tempo è nel QUI E ORA, ma è proprio in questo esatto momento che tu puoi creare la tua vita e la tua carriera, il resto è solo illusione.

Se pensi costantemente a qualcosa di diverso da dove sei e cosa stai facendo, le tue prestazioni ne risentiranno e per te le Olimpiadi rimarranno solo un miraggio.

Avere questa consapevolezza di sé è il primo passo e Martina ha davvero lavorato sodo per arrivare a consolidare, oltre che una preparazione fisica eccellente, una preparazione mentale notevole.

Qualche giorno fa le ho scritto un messaggio per congratularmi della sua convocazione alle Olimpiadi di Tokio e, quando mi ha risposto di aver ripassato il suo quaderno degli appunti presi durante le nostre sessioni di Coaching, mi sono sentito ancora di più orgoglioso per essere stato il suo Mental Coach.

Purtroppo il risultato a Tokio non è stato quello che avrebbe voluto, ma per quanto mi riguarda l’obiettivo è stato raggiunto: arrivare a partecipare a quella competizione.

Mi è già capitato come Mental Coach della Carrarese Calcio di Silvio Baldini nel 2020 di raggiungere insieme alla squadra il miglior risultato degli ultimi 70 anni sfiorando la serie B perdendo in semifinale al 118 minuto contro il Bari.

Anche in quel momento ho voluto trasmettere loro il mio orgoglio, di persona, visto che ero presente alla partita come ho fatto stamani con Martina per messaggio visto che lei è a Tokio ed io sono in Italia:

Complimenti per essere arrivata fino a lì, ricordati di tutti i sacrifici che hai fatto e delle soddisfazioni che hai provato durante il percorso e non solo il risultato di questa ultima gara. Sentiti super orgogliosa di quello che hai fatto e continua sempre a rimanere con lo sguardo proiettato verso i tuoi prossimi obiettivi, nello sport e nella vita.

Il risultato è importante ma è la crescita dovuta al percorso necessario per arrivarci a disputare quel tipo di gare che faranno la differenza nella vita presente e futura dell’atleta.

Al tuo prossimo obiettivo, sono certo che continueremo tutti a tifare per te.

Forza Martina!